Scrittore e uomo politico francese. Ebbe un'istruzione
umanistica e fu educato secondo i principi della Riforma. Fu scudiero di Enrico
di Navarra, prima che costui divenisse re di Francia con il nome di Enrico IV.
Sotto Luigi XIII, sospettato di aver partecipato alla congiura contro il duca di
Luynes (1620), dovette riparare a Ginevra. Prima di morire, assistette alla
disfatta dei protestanti. Sono celebri la sua
Storia universale dal 1550 al
1601 (1616-1620), in tre volumi, messa al rogo in Francia perché
narra le lotte dei protestanti francesi per la libertà di culto; la sua
Histoire secrète écrite par lui-même (stampata ad
Amsterdam nel 1721) e il poema
Le tragiche (1616), ispirato alla strage
di San Bartolomeo. Quest'ultima opera, diseguale, ma ricca di versi bellissimi,
è stata messa in luce dai Romantici, che vi hanno segnalato squarci di
evocazione terribile e grandiosa, e dalla critica moderna.
A. fu uomo di
non comune dottrina e rara fermezza di carattere; costituisce, senza dubbio, una
delle espressioni più complete del Rinascimento francese. Suo figlio,
Constant, fu il padre di Madame de Maintenon (presso Pons, Saintonge 1552 -
Ginevra 1630).